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Trasmissione del
moto...
Come tutte le macchine che si muovono,
anche
MikroBot ha bisogno di trasmettere il moto dai
motori alle ruote. Vista la dimensione del robot ho preferito
utilizzare un set di ruote dentate e una cinghia (oring)
perchè questo succeda. Il mio grosso problema iniziale
è stato quello di recuperare degli ingranaggi adatti
allo scopo. Il progetto iniziale prevedeva una trasmissione
interamente formata da ingranaggi. Vista la difficoltà
di ottenere delle precisioni adeguate utilizzando una
minima attrezzatura, che richiedeva inoltre troppe regolazioni
per avere un sistema a puntino e funzionante, ho optato
per una semplice coppia di ingranaggi doppi e una cinghia.
L'altro
problema sono stati I motori . Disponevo si di piccoli
motori recuperati da micro macchine giapponesi, ma richiedevano
un notevole numero di ingranaggi per ridurre la velocità
del robot. Quindi ho optato per dei bellissimi microriduttori
planetari. Costano...è vero...ma mi hanno risolto il
problema e non avendoli modificati li posso utilizzare
per altri progetti. I motoriduttori in questione li trovate
in vendita sul sito:http://www.robot-italy.com/product_info.php/cPath/8_86/products_id/217
e credetemi... sono dei gioiellini tecnologici. Volendo
si potrebbero modificare per utilizzare un ingranaggio
al posto della puleggia, ma per il solito discorso della
semplicità ho preferito mantenerlo così com'era senza
modificarlo. Naturalmente se voi avete altri tipi di
micro motori o motoriduttori adatti allo scopo potete
modificare il progetto a vostro piacimento ma.....difficilmente
troverete in giro simili motori a meno di 500 giri al
minuto. |
Fig. 1
In fig. 1 vediamo
l'immagine tratta dal sito della Robot
- Italy che rappresenta il loro micromotoriduttore
planetario con pagermotor. Come potete vedere
è predisposto per una cinghia e non per
un'ingranaggio, anche se con opportune modifiche
sarebbe possibile farlo. Se potete evitarlo
comunque è meglio non smontarlo, per evitare
di romperlo o di perdere I minuscoli componenti
che lo compongono. Questi quindi sono i due
motori che trasmettono il moto a MikroBot. Trovati I motori ora
si trattava di trovare degli ingranaggi
adatti, che come dimensioni e numero di denti
mi portassero i giri delle ruote
a non più di due al secondo con
ruote da 20 mm. Dopo tante ricerche sono
riuscito a trovarli in un magazzino oggetti
di recupero. I motori in questione sono della
Micro Motors motoriduttori
utilizzati principalmente su stampanti e
fotocopiatrici in genere. al loro interno
hanno una serie di ingranaggi in metallo
e in plastica. Data la difficoltà per molti
di voi a modificare ingranaggi di metallo
ho optato per quelli in plastica che con
semplice tela smeriglio si possono lavorare.
L'unica
quota da ritoccare infatti è lo spessore
della ruota piccola.
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Fig. 2
In fig. 2 potete vedere
l'ingranaggio originale smontato dal motoriduttore.
La
ruota piccola è una 12 denti diametro esterno
5,4 mm la grande 24 denti diametro 10,5.
Avremo
bisogno di 4 di queste ruote per realizzare
il moto a MikroBot. Oltre alle ruote abbiamo
anche bisogno di due puleggine recuperabili
ad esempio da vecchi mangianastri rotti
o unità cdrom vecchio tipo guaste. Il suo
diametro si
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Fig. 3
aggira intorno ai 7 mm.
In figura 3 vediamo ora
l'occorrente per realizzare un gruppo
necessario alla trasmissione del moto. I
pezzi necessari sono quindi: una ruota dentata
doppia, una puleggina, un alberino M2 x L
13 (anch'essa ricavata dal motoriduttore
sopra scritto) e due dadi M2. Essendo due
i gruppi che dobbiamo realizzare dovremo
avere il doppio delle parti descritte sopra.
Vediamo
ora come procedre. La prima cosa da fare
è quella di ridurre l'altezza della coppia
di ingranaggi. Utilizzare della tela smeriglio
fine e ribassare l'ingranaggio piccolo fino
a quando il pacco risulta essere di 4,7 mm.
Utilizzare
a quota raggiunta un taglierino per rimuovere
eventuali sfridi dal foro e dai denti. Per
ottenere quote precise sarebbe meglio munirsi
di un calibro acquistabile presso negozi
di ferramenta. In fig. 5 vediamo il particolare misurato
con un comune calibro indispensabile per
quote precise. In figura 4. invece, vediamo
il metodo usato per lavorare la ruota. Si
tratta di prendere l'ingranaggio tra pollice
e indice e con moto rotatorio lavorare il
pezzo. Controllare dopo ogni 4 -
5 passate il parallelismo della superficie
in lavorazione rispetto alla ruota più grande
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Fig.
4
Fig.
5
Prendiamo ora la puleggia
e sempre con la tela smeriglio e moto rotatorio,
rendiamo una delle superfici leggermente
grezze in modo che la colla possa svolgere
il suo lavoro. Fatto questo è ora di incollare
la puleggia sulla ruota. La colla utilizzata
è sempre la cianoacrilica che abbiamo usato
fin'ora.
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Fig. 6
Prendiamo ora uno dei
due alberi che abbiamo già costruito precedentemente,
quello da 2 mm di diametro e 56 mm li lunghezza
di ottone e infiliamo la puleggia e la ruota,
ricordandosi di posizionare la faccia grezza
della puleggia verso il basso. L'albero da
2 mm ci fa da guida per la concentricità
dei due pezzi. Con un taglierino a punta
piccola o meglio uno spillo prendiamo
una piccola goccia di colla e cospargiamo
la superfice grezza della puleggia. Attenzione
a non incollare anche l'albero.Ora unire
I due pezzi premendo leggermente. Attendere
pochi secondi e il gioco e fatto la ruota
e la puleggia ora sono un corpo unico. In
fig. 6 vediamo I due pezzi incollati.
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Fig. 7
SI tratta ora di sfilare il
gruppo dall'albero e inserirlo nel suo alberino.
Avvitare I due dadi per non perderli sull'alberino.
Poniamo
ora il gruppo assieme agli altri già preparati
in attesa di essere assemblato. Vi ricordo
che dobbiamo rifare un identico gruppo per
trasmettere il moto anche all'atro asse.
Ripetere
quindi tutte le operazioni descritte fin.ora.
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Fig. 8
Mancano ancora 2 ingranaggi
per completale la trasmissione del moto.
Abbiamo
ancora due ingranaggi a nostra disposizione che
verranno montati sugli assi principali.
Anche
questi verranno modificati come I precedenti.
Eseguire
le operazioni descritte nelle figure 4 e
5 fino
a quando il pacco risulta essere di 4 mm.
Utilizzare
a quota raggiunta un taglierino per rimuovere
eventuali sfridi dal foro e dai denti. Eseguire
le operazioni descritte anche per l'altra
ruota. Anche questi particolari li possiamo
riporre assieme a quelli già ultimati in
attesa dell'assemblaggio finale. In fig.
8 vediamo I due ingranaggi imbastiti sui
relativi alberi pronti per essere montati.
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