Introduzione...
Salve a tutti.
Sono come tanti di voi che mi leggete
un appassionato di
robotica.
Ho iniziato come penso la
maggior parte di voi con l’assemblare
il mio primo
robottino
utilizzando i fascicoli che si
trovavano in
edicola.
Monty è stato un trampolino di
lancio almeno da parte mia per
comprendere e imparare alcuni segreti
di questa affascinante
disciplina.
Con
Monty ho
anche preso famigliarità con
l’elettronica, dovendo saldare i
componenti sulle varie basette che si
sono presentate nel corso dell’opera e
i principi di funzionamento. Essendo
stato un progetto gestito da
microprocessore il famoso
pic
16F84A, ho iniziato anche a capire i
primi concetti di programmazione;
l’assembler per chi non ha eseguito
studi in materia non è uno scherzo
comunque. Successivamente
altre opere si sono susseguite in
edicola. Il famoso Panettone edito dalla
DeAgostini
è stato un passaggio molto importante
per semplificare sotto certi aspetti
l’elettronica di
controllo
dei nostri
robottini.
Una singola scheda con
microprocessore è incaricata di
gestire tutte le funzioni necessarie,
utilizzando come linguaggio di
programmazione il
pbasic,
linguaggio moto più semplice da
gestire dell’assembler.
Le Basic
Stamp
Board della
DeAgostini
le sto
usando
ancora oggi. Successivamente è stata
la volta di
Real Robot
sempre della
DeA. Questo robot
utilizzava moduli che una volta
assemblati, facevano eseguire al
robot
le funzioni
prestabilite.
Il grosso neo di tale
elettronica era che non era possibile
inserire o programmare moduli
aggiuntivi.
L’interfaccia di programmazione
sua
e il simulatore implementato nel
software di gestione però, hanno
aiutato a comprendere meglio gli stadi
sul funzionamento del
sistema. E
arrivato il momento di parlare di
IDroid-01.
Questo robot è sicuramente oggi
l’evoluzione più aggiornata di tutti
quelli che abbiamo assemblato
fin’ora
.
Elettronica d’avanguardia e una
meccanica che poteva forse essere
migliorata vista la complessità del
suo assemblaggio, ha contribuito a
farci comprendere quali sono stati
realmente la ricerca e gli sviluppi
nel campo robotica
odierno.
Gran bella macchina comunque
con un’unica pecca forse… La
programmazione in java se si vuole
utilizzare al meglio l’hardware di
questo gioiellino tecnologico.
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